In movimento costante

Il mantello viscoso si muove nelle profondità della Terra ed è il motore delle placche tettoniche in superficie. Si possono distinguere placche spesse continentali, placche sottili oceaniche e placche in parte continentali e in parte oceaniche. Queste ultime sono parzialmente sottili e coperte dal mare, e parzialmente fuoriescono dal mare nelle zone più spesse. Alcune placche si scontrano tra loro. Quando ciò accade quella oceanica, più pesante, scivola sotto quella continentale, più leggera, e si fonde nuovamente nel mantello (margini di placca convergenti). Altre placche si allontanano tra loro (margini di placca divergenti). Le fessure nella crosta vengono riempite da materiale proveniente dal mantello grazie ad eruzioni vulcaniche. Le placche possono anche scivolare in direzioni opposte. Queste zone sono propense a terremoti per via dell’attrito che si accumula ai margini delle placche (margini di placca trasformi).

H. Grillitsch (Università di Vienna) modificato da htpps://commons.wikimedia.org/wiki/File:Tectonic_plate_boundaries.png

Si può notare subito che le placche tettoniche hanno una forma completamente diversa rispetto ai continenti e agli oceani. Esistono enormi placche (Eurasiatica, Africana, Nordamericana, Sudamericana, Pacifica, e Antartica) inframezzate da placche minori (Araba, di Cocos, di Nazca, Caraibica, di Scotia, e delle Filippine) e placche ancora più piccole (non presenti nel disegno).